In questa matina, ch'è il luni avanti zuoba grasso, fono mandati do consejeri di più vechi a dar la sententia, sentando pro tribunali, che li porchi erano portati a presentar juxsta il consueto per li castelani di Friul fosseno a n.° ... tagliati la testa il zuoba, et di la carne si va presentando tra tutti li zenthilomeni un pezo per uno chiamato il zozolo, manda il doxe; et fono questi li consejeri: sier Vido Caotorta et sier Fantin da Pexaro.
Vene domino Urbam orator di Monferà; comunichoe haver lettere dil sig. Constantin; ha di Franza il re dovea partir di Nantes per andar a Bles, et era venuto in collegio a visitar la Signoria nostra.
Vene l'orator di Urbim, al qual li fo dito alcune cosse, videlicet credo cosse si havia tratà nel consejo di X; et scrito a Bibiena.
Vene uno messo dil signor Bortolo d'Alviano, exponendo per nome di quello voria rifar la sua compagnia, è a Ravena, et in loco di quella fu presa, zoè li cavalli. Risposto si vederia darli danari.
Vene Piero di Bibiena et disse haver lettere di Castel Delze, di 11, dil magnifico Piero. Come era ivi zonto, et esser venuto lì Bazo fameglio di Juliano, partì il zorno avanti di Bibiena a hore 18: dice nostri hanno trovato grano per do boni mesi, siché stano di bona voglia e li scrisse altre cosse ut patet in litteris.
Noto eri scrissi la galia sotil messe banco, atento si armava per 6 mexi la Contarina, fo ditto in collegio esser compita di armar.
Da Castel Delze di sier Jacomo Venier, di 11 hore 7 di note. Come nulla havia da Bibiena.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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