Et fo scrito per collegio a Lendenara e a la Badia che dovesseno mandar li danari a la camera di Ruigo, e non si pagi senza bolleta.
Da Ferara dil vicedomino, di 3. Haver auto nova che a Fiorenza una compagnia di zoveni stravestiti, chiamati li campagnari, et erano per n.° 800 di li primi zoveni, facevano cene et andavano per la terra, portò cara di stercho avanti la caxa di l'orator di Milan e li murò la porta con ditto stercho: et a la caxa di Guido Anton Vespuzi confalonier lexe uno processo di crimen lesae majestatis con testimonii, et deteno la sententia che li fusse tajato la testa, et cussì tajono il capo a uno homo di paja; el qual lui prima il zorno avanti refutoe l'oficio di confalonier e partì di Fiorenza. Et quella sera, a dì 3, misier Piero di San Cassano e misier Andrea Lanferduzi oratori pisani, ritornano in questa terra, hanno confirmato queste nove, et che questo è quello più molesta fiorentini, et non poteno rimediar per esser tanto numero. Et che per Ferara si parlava di l'andata dil conte di Pitiano in Casentino, e alcuni mostrano haver piacer.
Da Ravena, di 2. Vene do lettere, esser zonte monition et formenti mandati de qui, et lui voleva fusseno andati di longo a Rimano; et che quelle zente, sono lì, non poleno cavalchar in campo si non hanno una paga, ch'è ducati 5 per uno almeno. Item, havia conferito col magnifico Piero lì, et mostratoli l'artilarie di citadela, et havia trovato para 30 bovini per campo.
Da Castel Delze di sier Jacomo Venier, di 1°. Come havia mandato le lettere di la Signoria di le provision a Bibiena, et havia mandate a far la segurtà di mulli, et li mullatieri voriano danari, et havia dato paga, come scrisse, a li alemani.
| |
I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
|
|
Lendenara Badia Ruigo Ferara Fiorenza Milan Guido Anton Vespuzi Fiorenza Piero San Cassano Andrea Lanferduzi Ferara Pitiano Casentino Ravena Rimano Piero Castel Delze Jacomo Venier Signoria Bibiena
|