In questa matina, fo balotà il mandato dil conte Filippo di Rossi, et ordinato stratioti 18, erano a Lio, vadino col conte di Pitiano.
Da poi disnar fo pregadi, et vene queste lettere le qual sono lete:
Da Peschiera di sier Francesco Foscari el cavalier, di 4 hore 13. Come el conte eri si partì da Gedi, disnò al Desanzan, et a hore 22 zonse insieme con lui a Peschiera; a dì 7 sarà a Padoa; vol sia provisto di vituarie e fanti; è un di bon cuor e promete dar indubitata victoria.
Di Domino Thadeo da la Motella, data a Peschiera a dì 4. Come era venuto acompagnar il conte lì, et come scrisse il ducha di Milan volea far cavalchar il marchexe di Mantoa contra il conte; et ora avisa, per uno messo venuto di Mantoa eri sera, esser venuto lettere dil ducha a ditto signor, che non volendo cavalchar mandasse 300 cavali: non ha voluto; et ha mandato mal volentieri balestrieri 100 dil signor cavalier, et 50 di soi, li cavalli dia mandar. Et etiam si ha el conte di Cajazo cavalcha in persona contra il conte, mena con sì la compagnia di misier Galeazo, à molti fanti.
Da Rimano di Zorzi Francho secretario, di 3. Come el principe di Salerno era morto su quel di Sinigaja, et Ramazoto contestabele nostro era lì e faceva fanti, et il signor aspetava la riferma di la conduta.
Da Ravena, di 3. Manda lettere dil conte di Sojano: à inimici a torno e stava mal si non era ajutato, et ha inteso fiorentini à impegnà Castrocaro a la madona di Forlì per ducati 25 milia; la qual nova si ha etiam per le lettere dil secretario di Rimano.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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