Come el nepote di l'Alviano era tornato, stato preson a Popi, et ha referito haver visto 7 canoni, et mandava li presoni in la rocha di Sojano dal conte, acciò siano più securi. Et havia da Sojano, inimici esser a campo a Spinello. Voria quel conte li mandasse li alemani lì a dar danari, per dubito inimici non vadi a campo a Bibiena. Et in l'altra lettera, data a hore 6 di note, dice che havendo nostri abuto Santa Maria in Bagno, per quella via di Galiada si potrà poi dar socorso a Bibiena, et è più comoda. Et tien il conte di Pitiano farà quella via, è mia 5 lontam, sora le strade è rote, et li condutieri sono lì lauda quella via. Il cavalier venuto di le man di nemici, dice a Fiorenza non si gode di niuna vitoria lhoro né la credono; imo straparlano di Paulo Vitelli, et che 'l suo nuntio è a Fiorenza, à abuto a dir: l'anderà il suo signor con chi lo aprecierà; e per Fiorenza è stà trovà polize palle, guerra, guerra, guerra, et parlano publice dil magnifico Piero e [412] Juliano. Inimici si tien voleno andar a campo a Bibiena. Item, la duchessa di Urbin li ha mandato a dir, per uno messo, lei e il stado è a ubedientia dil proveditor. Item, vol meter a cavalo le zente dil ducha; dieno haver tre page, perhò domanda danari, et vol dar 3000 fanti ma vol danari per darli ducato uno per uno, per 10 zorni. Item, non è nulli lì da poi la partita dil magnifico Piero, è impazato, et Basilio da la Scuola, vien qui per condur falconeti su cavalli a la francese; vol esser col conte di Pitiano, si duol di stratioti levati de lì e venuti a Ravena maxime li Busichii, et è restato solum Thodaro ... con la sua compagnia.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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