Et come in quella sera era zonto Piero di Medici, et manda la poliza di fanti ha: zoè alemani 549, spagnoli 200, et soto altri contestabili, quali li nomina, fanti italiani n.° 1600.
Vene Piero di Bibiena, e mostrò una lettera dil magnifico Juliano, di 30, da Bibiena a lui drizata, trata di zifra. Come ha inteso le provision si fa de qui; le lauda pur sieno preste; dubita di la vita lhoro per la taia data e trovata su uno arboro. Item, à vituarie per giorni 20, dubita per fame non perir; ricorda iterum solicitar le provisioni. Frachasso non va via, et à abuto danari per dar a la compagnia et far fanti, et cussì fiorentini dal ducha di Milan. Ha nova di misier Galaso so cuxin, è con Frachasso, che voleno venir al campo a Bibiena. Chiusi è perso per la catività de li custodi, solicita il socorso vengi presto; et queste taje poste dimostrano fiorentini stano male. Etiam Bernardo di Bibiena scrisse, di 3, da Castel Delze il tuto.
Da Roma di l'orator, di primo. Il papa esser stato a Ostia a piacer, eri sera tornò; et ozi è stato da soa santità, li ha comunicato le lettere de li honori fati al fiol de 7. Il papa disse, la lettera è molto vechia, et che havia dil cardinal Vincula di 19. Come la liga con la Signoria è in procinto, tien per fata; e l'andava rizerchando l'orator; e havia gran desio saper nuove di Franza, aspeta uno messo per staffeta; dice il re haver bandito non si scriva più nove de lì, et fa aprir le lettere; et che la olim madama Zuana è discontenta, spera le noze dil fiol ducha di Valentinoes harà affeto, pur è mal contento non li riesse quello sperava, et etiam per li oratori yspani, che disseno quello scrisse, et venendo li oratori di Maximian faria assai.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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