Et esso podestà li mandava Schiaveto contestabile con la sua compagnia. Per una altra lettera: come era zonto uno messo di sier Francesco Foscari el cavalier, lo advisava el conte è zonto a Volane e sarà la sera lì. Et li mandoe alcuni citadini contra mia 5, con assai cavalli. El conte era con cavalli 30, et il proveditor Foscari, et il resto vien per via di Ruigo. Et che subito disse a sua excellentia quanto havia da la Signoria. Et che 'l conte volea danari e fantarie che si possi resister a li nimici, et ne voleno assai per la comodità di nemici. E dimandò come si steva con Cesena, et volea parlar et abocarsi con domino Polidoro di Tyberti ch'è suo amico, li quali Tyberti ajutano fiorentini. Item, disse il conte vol esser vituarie e bon governo di quelle, perché una troppo largeza e una extrema parsimonia è mal; et ha mandà per il signor Carlo Orsino, è a Castel Delze, vengi lì a Ravena, et vuol li conduttieri, è lì a Ravena, doman dechiarino li cavalli sarano presti a la liziera. Et il signor Carlo à scrito li soi, è lì, vengi con dito conte, a la liziera. Item, esso podestà conclude bisognava danari senza numero et fantaria et vituarie ben governade, perché pezo saria se si havesse al presente una rebatuta di 10 fanti che quelli si hanno perso fin hora. Et che Marco di Rimano, per lettere et Zorzi Francho, havia fatto bella compagnia et homini di più. Zuam Mato non è ancora comparso. Item, sempre è stato col Foscari.
     
      Di sier Francesco Foscari el cavalier podestà di Vicenza; di 10, da Ravena.