Dil conte di Pitiano, da Ravena, al suo secretario domino Jacomo de Albertinis da Nolla, era qui, drizate. Avisa debi solecitar la Signoria a le provisione, e come fiorentini poleno assai per la comodità.
     
      Di Castel Delze di sier Jacomo Venier, di 9. Si duol non haver danari etc. Et mandoe lettere da Bibiena di sier Piero Marcello, le qual fono lecte con li cai di X per esser d'importantia, et fono poi lete in pregadi come diṛ di soto. In conclusione, pareva il ducha di Urbin fosse partito con 40 cavalli.
     
      Vene l'orator dil ducha di Urbin qual parloe, era li cai di X, credo di questa levata dil suo signor, et il modo etc.
     
      Da Brandizo di sier Jacomo Lion, governador, di 6 zener. Come in li zorni passati era arivato a San Cataldo una fusta di turchi, vien da la Valona, con uno messo al re a dimandarli il corpo di Giem in termine di zorni 8, aliter il Signor turcho vol venir a li soi danni: et dita fusta era stata ĺ a Brandizo in porto. Li fece bona ciera et poi si part́; et a uno messo di sier Zacharia Loredam, stato con loro, el cad́ li fè bona ciera. Et a d́ 26 dil passà da la Valona vene uno fradello di l'armirajo con lettere di uno zudeo, va a Leze, a Moisè di Anselmo: avisoe a bocha l'armada dil Turcho dia vegnir a Rocha vicino a Leze a depredar a tempo nuovo: et è scrita a d́ 25 dezembrio a la Valona, non dice aperto ma lo conseja o vadi ĺ a la Valona overo ad habitar in le terre de' venetiani.
     
      Da Monopoli di sier Tomà Lion proveditor, di 22 zener. Come era stà electo con gran contento di tutti soracomito domino Bernardino de Menga nobele.