Introe li cai di X, et mandati tutti fuora. Poi disnar fo pregadi, dimandato per li savii ai ordeni per poner le galie di Fiandra, tamen non eramo unidi di opiniom, come dirò di soto.
In questo pregadi referì sier Cabriel Barbarigo, venuto capitano di le galie di Baruto, el qual volea dir di li azali etc. Et li fo dito parlasse su le tre cosse: di l'armar di le galie, dil cargar in lochi diviedadi, et di l'ubidientia di patroni; qual li laudò tutti etc. Etiam riferite sier Piero Lando, venuto capitano di le galie di Alexandria, qual etiam cargoe esser stà cargà da poi muda contra la leze. Et fono laudati per sier Polo Barbo el consier per non esser il doxe. [443] Et balotati a uno a uno 4 patroni per muda, et rimaseno.
Item, fono balotati e provà li piezi di li tre patroni dil trafego, di sier Lunardo di Prioli, sier Jacomo Marcello et sier Andrea Marcello.
Item, fo messo le galie di Fiandra n.° 3, per sier Marco da Molin, sier Faustin Barbo et sier Vetor Capello savii ai ordeni, al viazo di Fiandra, con don di ducati 5000 per galia, zoè ducati 4000 di 6 grossi et ducati 1000 di tre proveditori sora il regno di Cypri, con altri capitoli, come par in l'incanto. Et io Marin Sanudo, savio ai ordeni, misi a l'incontro di star su quello era preso, zoè per Antona cresendo a li patroni ducati 500 per galia di don di li 6 grossi, che eran ducati 3500 di 6 grossi, et dove era prima ducati 1000 di tre proveditori sora il regno di Cypri li deva ducati 1000 di le provision nuove, ch'è mior danari et più exegibeli, et slongava più el partir di le galie.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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