Et lecte dite parte al consejo, io fui el primo parlai; mi rispose sier Faustin Barbo, qual fo infilzato da sier Piero da cha da Pexaro q. sier Nicolò da Londra era cassier, et parlò per l'interesse suo. Or non mi parse di risponder; andò la parte, niuna fo non sincera, 4 di no, 47 la mia parte et 8 di li tre savii, e quella fu presa.
Item, fu messo per li savii ai ordeni, atento la galia Zustigniana fusse data al trafego, la qual era inavegabele, che per auctorità di questo consejo fusse incambiata et data un'altra, et fu presa.
Ancora fo messo per li savii dil consejo, terraferma et ordeni, di scriver a li proveditori di Pisa: laudando sier Piero Duodo di voler romagnir lì, et fusse dato licentia a sier Domenego Malipiero proveditor monti su le 4 galie et essi fuora et stagi de lì via, fino per la Signoria nostra altro li fosse scrito. Ave 3 non sincere, 27 di no, 113 di la parte.
Item, fo messo per li savii di scriver a sier Lunardo Zustigniam, podestà et capitanio a Ravena, che consegnata la bacheta al suo successor, che domenega doveva consegnar, resti proveditor in Romagna insieme col conte di Pitiano, con 10 cavalli etc. Ave 21 di no, 113 di la parte.
Item, fo messo per li savii che 'l signor Pandolfo Malatesta di Rimano, qual compiva la soa ferma, fusse reconduto con la Signoria nostra per altri do anni, con tutti i modi e capitoli havia. Et fu presa.
Vene lettere di Ravena di 13. In conclusione el conte di Pitiano non li par andar più avanti si a tutto non fusse provisto prima.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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