Et fo licentiato el pregadi, et rimase el consejo di X.
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A dì 15 fevrer in colegio. Vene l'orator di Napoli richiedendo la risposta di quello propose. Rispose el principe non bisognava.
Vene uno messo novo dil conte di Pitiano et uno dil signor Carlo Orsini, venuti di Ravena. Disseno molte cosse bisognava.
Vene Marco di Santi, stato prexon da li nemici, fo riscatato in cambio di quel signor Leporeto. Referite che il signor Frachasso li fece bona compagnia, et ch'è tutto di la Signoria nostra.
Da Ravena dil podestà, di 13. Di rasonamenti fatti col conte, et esser zonto Carlo Orsini; conclude voriano 7000 fanti et più zente, et sono pochi i nostri, e quello si spende è perso, et inimici sono forti, ànno 4000 fanti et 500 homeni d'arme et molti comandati a uno cognosono lì.. Pertanto esso podestà havia scrito a Rimano al secretario sospendesse di far più fanti.
Di Castel Delze di sier Jacomo Venier, di 10. Nulla da conto. Dil riscatar di Marco di Santi che ozi qui è zonto, et Bibiena steva mal. Et in Rialto è da saper esser fama Bibiena esser persa.
Da Zenoa di Marco Bevazam secretario, di 9 et 10. Dil zonzer di 4 galie dil re Federico. Et Alvise Ripol, qual li ha dimostrato la commissioni ha dil re, non esser venute per far danno a la Signoria nostra, nì contra pisani, imo sì la Signoria ajuta quel di Corsicha lui non se impaxi, ma ben esser venute si Corsicha vol esser contro Zenoa debbi ajutar zenoesi. Item, esso segretario ha inteso si vol far un edito publico, nium dagi vituarie nì altro ajuto a' pisani; et quel Todaro di Fornari si à offerto dar a' pisani ogni mexe formenti et vol si tengi secreto.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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