Item, è zonto lì a Ravena Basilio da la [451] Scuola, sora le artilarie, con li cavalli etc. Et la madona di Forlì fa gran preparatiom di zente, et lì è zonto 800 petti et 1000 curazine da Milan. Item, aver a Bibiena esser vituarie per 10 zorni.
     
      Da Castel Delze di sier Jacomo Venier, di 15. In conformità de quello se intese da Ravena. Et inimici esser andati a campo a Bibiena, la qual pocho si tegnirà non hessendo soccorsa. Et è da saper, intisi la Signoria havia avisi, per molte vie, inimici hanno 500 homini d'arme et 4000 fanti.
     
      Da Roverè, di sier Nicolò da cha da Pexaro podestà, di 16. Come havia scrito di l'acordo fece sguixari et quelli dil re di romani, qual fu una trieva fin a San Zuane Batista, con questo il vescovo di Yspurch sia zudese et che 'l re di romani o uno per so nome sia a meza quaresima lì a dir le sue raxon; et in questo mezo resta a li confini per parte 4000 homini. Et esser nova de lì, ditto re, qual è in guerra col ducha di Geler, haver auto rota di 6000 persone.
     
      Di Caodistria di sier Alvise du Mulla podestà et capitanio. In execution di nostre lettere, havia fato le proclame: chi volea andar in galia venisse qui.
     
      Di domino Zuambatista Malaspina a la Signoria, la qual non fu leta. In conclusione advisava che Galeoto suo fratello, qual altre volte tolse soldo con il conte Guido di Rossi suocero suo e non venne et si acordò con fiorentini dove è al presente a loro servicii, era venuto a Fosdenovo con lettere di la signoria di Fiorenza al comissario di Fivizano, che li comanda che li debi consegnar in le mano li castelli fo dil marchexe Cabriel suo padre, et quelli dil marchexe Lunardo, che tenivano avanti il venir dil re di Franza in Italia; e tutto è stà tramà di suo padre, e più presto di la madre, che è partesana di fiorentini per haver do fiole maridate in Fiorenza, e un'altra in li Pallavicini in lo stato dil ducha di Milan.