Da Vegia di sier Piero Malipiero. Che uno contestabile chiamato Barbujo, è lì, havia fato la mostra di fanti, e lo lauda. Item, se intese sier Lorenzo Loredam sopracomito era zonto con la sua galia a Parenzo, venuto a disarmar, et per esser stà gran venti li fanti andavano a Corfù o in Cipro, quali erano su do gripi, ussiti di li do castelli scorevano pericolo di anegarsi. Fono mandate barche di peota fuora ad ajutarli.
De Antona, di sier Giacomo Capello, capitanio de le galie di Fiandra, di 19 zener. Come fra do zorni comenzerà a far cargar su le galie e compirà, e a tempo di muda si partirà. Item, conseja se mandi le galie per Fiandra e non per Antona sola, e questo perché englesi si tien suso ai merchadi, siché andando in Fiandra nostri farano meglio. Et come era alcuni zorni che galioti andando per il paese vendando, mia 20 de lì tre fono da alcuni ladri asaltadi et do ne fo morti, unde esso capitano mandoe a Londra a notificar questo al re, el qual nonostante mexi tre dia star a far justicia, tamen ne fè prender do di diti ladri et li mandoe lì in Antona per [458] farli apichare: el qual re in ogni cossa el usa gran benevolentia a' nostri. Et uno orator dil ducha di Milan è li dal re in pocha reputation, et stete 50 zorni prima che esponesse et havesse la prima audientia. Item, esso capitano voria tuor lì pelota a Lisbona per li pericoli, perché tra novembrio e dezembrio in quelli mari 50 navilii se erano roti.
Da poi disnar fo pregadi. Vene el principe, et prima fusse messo alcuna parte, si redusse el consejo dei X con la zonta di danari per far l'ubligation di certo deposito per il pro in Monte nuovo per una decima bisognava meter, atento ne bisognava danari; et in questo interim vene queste lettere.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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