Da Castel Delze di sier Jacomo Venier, di 16. Come havia per una spia inimici cargň do canoni per mandarli ad Arezo e non per andar a campo a Bibiena, e questo per dubito dil conte di Pitiano, haviano inteso esser zonto a Ravena. Et ha di Bibiena, nostri stanno di bona voja, et tra do zorni sarano compiti li bastioni fanno, e non temeno. Hanno vituarie per zorni 15, et hanno trovato vino di fuora. Item, esso proveditor ŕ promesso a misier Dolze comisario dil ducha darli la paga de li homeni d'arme et altre zente sono in Bibiena dil prefato ducha d'Urbin.
     
      In questo pregadi fo messo parte, per li savii, di scrivere a li oratori nostri in Franza: debino ringratiar il re, la raina et li cardinali di la liga fata nomine dominii nostri. Item, dovesseno saper il tempo di la publication et el modo, et le parole voria esser general per conservation di stadi; et li avisono nui de qui haver sonato campanon et fato fuogi; et che debano solicitar a star col re; et aspetamo di aver li capituli di la liga. Item, fo leto un'altra lettera, che la Signoria nostra scriveva a monsignor de Ligně, ringratiandolo de li favori fati, et etiam un'altra al reverendissimo cardinal San Piero in Vincula, in optima forma ditade, et ancora un'altra a misier Zuam Jacomo Triulzi in Aste ringraziandolo di haverne primo dato aviso di tal conclusione; et andono tutte queste lettere a uno et aveno tuto il consejo, et la matina il messo di misier Zuam Jacopo fo vestito di scarlato et datoli ducati 25.
     
      Item, nui savii ai ordeni d'acordo, atento le galie di Fiandra non ebeno trovato patroni, li fo azonto don, zoč che havessero per una ducati 4500 di li 6 grossi; et ducati 500 di proveditori di sora i officii e cosse del regno di Cipro, e debino partir a dě 8 lujo con tutti altri muodi; et ave tutto il consejo.