Item, el re levò 600 lanze, tenia a li confini di Borgogna, per dubito dil re di romani. Item, passò di lì uno messo dil ducha di Valentinoes, andava a Roma per caxon di le done li vol dar il re, et dicitur il ducha di Milan li ha dito non togli dona di Franza ma li darà di le done, et li vol dar una in Italia di suo grado. Item, si fa gran guardie per caxon di Borgogna.
Ancora el dito amico, di 13, scrive: de lì si dice dil falir dil banco di Garzoni, qual è falito per caxon di la Signoria nostra, et li malivoli dicono assa' zanze maxime fiorentini.
Da Castel Delze, di 17 a 18, di sier Jacomo Venier. Per la prima voria licentia, maxime venendo sier Lorenzo Zustignam qual basterà. Et per l'altra dice del scampar di 100 spagnoli, et ha ordinato sieno svalisati, ita consentiente el suo capitanio, quali sono partiti per non haver auto li danari. Item, manda lettere di Bibiena di sier Piero Marzello a lui mandate.
Da Bibiena di sier Piero Marzello, di 15, al proveditor Venier. Per le quali dimanda li mandi Ramazoto contestabile con li fanti, et etiam quelli di l'Alviano, perché quelli dil ducha vol partirsi da poi compiti li 10 zorni ebeno ordine dal ducha di starvi, et solicita se li mandi dicti fanti et ducati 1000 per li bisogni, et non togli Salazaro spagnol contestabile de lì partito per bon rispetto. Item, del trombeta mandoe a la Pieve etc.
Da Zara, di sier Francesco Venier conte a sier Francesco Marzello capitano, di 15 zener. Dicono di aver lettere di l'illustrissimo signor Corvino [466] ducha di Corbavia, le qual mandoe a la Signoria, et sarà qui poste.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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