Et fo contradita per sier Polo Barbo consejer. Rispose sier Ludovico Loredam procurator et poi sier Antonio Trum, et il consejer messe de indusiar fino il ducha fusse zonto qui. Et ave 30 balote, e di scriver 144.
Item, fu posto per tute tre man di savii che li arzenti sono in Spagna l'orator nostro li doni al principe, excusando non li haver prima dati per la morte etc. Item, dichi domino Lorenzo Suares over maistro Diego pagino il dacio da Saragosa. Et sier Polo Bembo et Marco Antonio Morexini el cavalier consejeri vol li dagi senza questa zonta de dir di dazio. Et sier Faustin Barbo savio ai ordini messe fusse suspesa la licentia fu data al ditto orator nostro di venir via, ma ben dagi li arzenti. Parloe sier Marco Antonio Morexin el cavalier consejer; li rispose sier Lunardo Loredan procurator, poi sier Faustin Barbo et l'infilzoe sier Francesco Trum et io Marin Sanudo li risposi, era hore 4 di note et tamen fui ben aldito, et andò le parte 7 non sincere, 24 di no, 28 di li do consejeri, 34 di sier Faustin Barbo, 81 la nostra. Poi andoe le do parte, scadevano più balote: 14 non sincere, 41 dil Barbo et 103 la nostra, et fu presa. Et noto in questo zorno fè la luna, et parloe per numero 14.
Questo sono alcune raxon messe in scriptis sier [478] Renier Dandolo orator di zentilhomeni et feudati di Candia, qual era qui insieme con Andrea di Porto orator dil populo. Et primo, la ruina che per li merchadanti à esser, obviando forestieri nella compreda di vini, et non havendo compradori si tuol tavole in pagamento et altro, et nostri tien factori lì e li compra li vini a ducati 5 la bota.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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