Et pisani sono sta excumunicati dal papa per certo credito hanno alcuni contra lhoro. Et mandoe alcune lettere abute dal marchexe Gabriel Malaspina di Fosdenovo: come uno Galeoto suo fiol, è maridà a Fiorenza, è venuto per rehaver li lhoro casteli con lettere al comissario fiorentino, è a Fivizano, li rendi tuto excepto Fivizano preditto; ma vol mandino via le zente tien la Signoria nostra, et non lassi più passar zente nostre. Et che 'l ditto Galeotto vol tornar a Fiorenza per veder la resolution. Item, che pisani prega la Signoria nostra scriver a Roma [490] zercha dita excomunication. Item, che hanno auto aviso da Lucha di uno griego era venuto lì per desviar stratioti sono a Pisa, unde provederano. Et sier Fedrigo Malipiero, proveditor, scrisse, per una lettera separada: quelle 4 galie stava mal et havia ricevuto la licentia; ponerà le galie in hordine al meglio potrà, et monterà suso et ussirà de lì.
Da sier Vincenzo Valier proveditor sora i stratioti, da Pisa avi pur di 22. Come fanti assai fugiva sapendo a Ravena si deva danari, et lui credeva quella note far una cavalchata assai honorevole, et havendo mandà per i capi non l'à potuta eseguir, parte per qualche concorentia è tra lhoro, et parte perché la brigata erano mal contenti; dubita esser stà discoperto, et non poterla più far. Et si duol non poter far il suo debito, perché il tempo et le occorentie al presente non lo patisse.
Noto. Zonse qui misier prè Ambrosio di Grafignana, fo quello salvò i ducati 4000 di la Signoria, venuto per il suo beneficio etc.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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