Or dicto orator voria favori da la Signoria nostra. Li fo risposto per el principe consultato col collegio: si farà ogni cossa per esser certissimo il ducha li farà render come è raxon. Et poi, partito el principe, disse detto orator eri sera fu da lui, et disse haver lettera da l'orator di Napoli che si tramava una liga, zoè il re di romani, re di Ungaria, re di Napoli et ducha di Milan. Et vol far le noze el suo re di la sorela fo raina di Hungaria nel re di Ladislao presente; et che il re di Spagna dà ducati 10 milia a l'anno al suo re; et che 'l ducha de Milan fa ogni cossa per romper la liga medesima. Et à avisi di Faenza che la liga dice amici di amici et nemici contra quoscumque.
Da Milan di l'orator, di 23 fevrer. Manda lettere abute dal segretario di Monferà drizate al suo orator è qui, qual dice importa et voler prestar risposta, né altro di novo nulla scrisse.
Introe li cai di X et steteno molto. Fo Piero di Medici venuto per caxa del principe. Et da poi disnar fo gran consejo; et da poi consejo el principe con li consejeri savii et li cai di X se reduseno in collegio a consultar, scaziati tutti li altri fuora.
Da Talamella di sier Lorenzo Zustignam, di 28. Il tempo esser molto cativo; doman sarà in campo, abuto lettere di Castel Delze, et à ordinà a le zente non vengi di longo per esser tempi crudissimi. Item, à parlato con tutti, qualli concludeno esser impresa dificile et maledeta, et tutti biastema le strade et non si potrà socorer Bibiena, et non 200 muli ma 500 non basteria a condur vituarie, perché un zorno piovando è perso otto zorni.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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