Di sier Domenego Malipiero proveditor solo. Che inteso la Signoria vol vadi in Sicilia per biscoti, si duol de la inegualità, et è mexi 32 è fuora, et le galie 50 mexi. Ha fato la zercha, mancha a la sua galia uno compagno, 4 balestrieri et 15 homini da remo, a la Sibinzana 24, a la Spalatina 32 a la ... 24, in tutto 109, et sono amaladi 41. Voria venir in Levante, et si mandasse de lì altre galie nuove. Et che zenoexi vol devedar el transito di vituarie a Pisa. Et che le 6 galie, do di Zenoa et 4 di Napoli, do era andate a Livorno, el resto sono a Portovenere. Pur lui monterà al meglio potrà in galia, è mal in hordine, et ha scrito a misier Todaro di Fornari non mandi più biscoti per averne per tre mexi.
Da Ravena dil podestà, di ultimo fevrer et do marzo. Come li condutieri, sono lì, zoè Jacomazo, Carlo Secho, Brandolini et li altri, voleno danari, dicono in 5 mexi non hanno auto sollo una paga. Et in l'altra lettera, che ha inteso li 500 cavalli di Milan esser in Castrocaro, locho de' fiorentini, che prima erano in Valdiseno, et li habitanti li hanno recevuti mal volentieri, alozati li capi nel castello, il resto nel borgo; et à inteso il proveditor Zustignam è con stratioti 216 a Talamella, et havea auto ordine dal conte ritorni li detti cavalli lizieri per non esser tempo di far fati, et non sarà tempo ancora fino uno mexe.
Da Brexa di rectori, di ultimo fevrer. Come sier Marco Sanudo podestà havia fato tajar la testa ad alcuni, havia taja lire 500, quali non hanno di pagar dil suo, et perhò voriano licentia pagar di li danari di la Signoria; et cussì li fo scrito.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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