[500] Da Vegia di sier Piero Malipiero conte e proveditor, di 18. Come era venuto Zuam di Franzosi citadim di lì, stato in Corbavia, partì a dì 8 de lì; dice vero è di la rota data a' turchi per il re di Polana, et Chazergi e il conte Bernardin di Frangipani esser a quelli lochi di marina senza zente. Et per la deposition del ditto Zuane par sieno morti, e più anegati, de' turchi 40 mila.
     
      Da poi disnar fo pregadi, et hessendo reduto vene queste lettere:
     
      Di Ferrara dil ducha, di 3, a Zuam Alberto da la Pigna, è in Corbole, drizata. Come subito zonti li oratori fiorentini lì, monterà in barcha e verà via, et che creda che non verà si non per far cosa grata a la Signoria. Et si credesse che fiorentini non venisse non scriveria. Et ha nova certa da Fiorenza domenega over luni si partiria. Et dito Zuan Alberto scrisse a sier Zuan Mocenigo questo medesimo; et come l'averia a caro li fusse dà il Bucintoro. Et ordinoe a Zacharia di Freschi secretario, qual si partì, che si la Signoria deliberava darli Bucintoro lo dovesse mandarlo a dir.
     
      Da Roma di l'orator, di primo. Come non era ancora zonte lettere di Franza, et il papa le aspetava con desiderio, dice fra 3 zorni le verà. Et esso orator fue col cardinal Orsino dal papa, era il cardinal Capua et il cardinal Borgia, et ragionato di questa liga. El papa dice, come più volte l'aveva in animo haver dito a l'orator preditto, vol interponerse in la materia di Pisa et di Casentino, e far se diponi le arme, e Pisa resti come la steva, et che questo acordo per sua man saria mejo cha quello si trata per il ducha di Ferrara et con più honor, e sarà bon principio di la liga, ma non vol promovere nulla si non è di mente di la Signoria, acciò non pari una praticha di salva l'ajo, et disse: "si haverè comission ve faremo honor", ma vol sia secreto.