Item, fo balotà una gratia di fioli fo di sier Vetor Dandolo, di poter vender certo stabile per maritar alcune fie, condicionato, et satisfar prima portione quello è debitor a la Signoria, et fu preso.
Item, vene sier Andrea Contarini q. sier Carlo pianzendo li era stà venduto una soa caxa per esser debitor a le cazude, per sier Antonio di Mezo exator per ducati 60 dovea dar. Or comosse tutto il collegio, et fo ordinà dovesseno far con più destreza maxime a li poveri.
Da Udene di sier Domenego Bolani luogotenente di la Patria di Friuli. Zercha quelli stratioti voleno orzi e le page; et Dimitri Rali suo capo è qui con molti stratioti venuto. Item, de li fanti di Gradischa.
Da Piove di Sacho di sier Zorzi Valaresso podestà, di 7. Come le aque de lì per le pioze erano tanto cresute, che se la Signoria nostra non facesse proveder sarà gran danno al Piovà e tutto si anegaria.
Introe li cai di X; et li consejeri andono a Rialto a incantar le galie di Aquemorte, e non trovono patroni: et questo perché sier Gabriel Soranzo ne volea una e niun lo volea per compagno.
Da poi disnar fo collegio e gran pioza, pochi si [503] redusse, et fo aldito Bassam da Peschiera contestabile a la Scala, et expedito ritorni di lì.
Item, gionse qui quel messo del sanzacho di Scutari, fo scripto era orator dil Turcho, alozoe a l'hostaria, venuto con 6 persone, non havia lettere di Signor turcho, ma solum di dito sanzacho.
Da Chioza di sier Fantim Pizamano podestà, di 7. Come il pesse, mandole e capari etc., lettera molto ridiculosa, perché si extendeva molto su queste pachie, e non da scriver a un principe.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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