[1499 03 09]A dì 9 marzo. In collegio fono alditi alcuni patrizii che dimandono la satisfation di la starìa per le nave sono retenute in Cypro; et per la Signoria li fo dito se consejeria, etc.
Vene l'orator de Urbin con lettere dil ducha, di 3 di Urbino. Avisa haver lettere di li soi di Bibiena, stano lì et starano. Item, ha di Fiorenza avisi, et ha mandato uno suo ivi, qual lo aspeta. Et che fiorentini voleno l'acordo, fano oratione, si duol dil ducha di Milan, e non pono trovar denari. Item, ha lettere da Bibiena di quel suo Donino di 26, che lauda Lazaro Grasso è lì; et che li spagnoli andono fuori a Santa Maria dil Saxo, tolse a quelli fanti vino, ojo e sal, et lhoro voleno il vino di questa preda; et di homeni di esso ducha è morti 13 et amalati 80, da poi la [506] partida di esso ducha, et è fuziti molti fanti di la compagnia, tamen fano le guardie.
Da Castel Delze di proveditori, di 5. Come li fornari mandati ivi per far pan per il campo bastavano, perhò che fo mandato Jacomo Bertoldo, lavora ai forni a San Biaxio, et altri; et che 'l conte si duol di tempi et con dificultà ai lochi vicini si dà il viver. De i nimici nulla intendeno. Et mandoe una lettera abuta di uno Vicenzo scrive di un'abacia a dì 3: come al Borgo son zonti 300 viteleschi fati a Cortona, et li soldati di Frachasso ha abuto ordine di partirse, et volea brusar le stantie: fano gran guardie, non si parteno. Item, hanno lettere di Sojano che la madona di Forlì pur lo manaza, tamen à 600 fanti et si pol ben difender.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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