Per tanto vol lui fazi il tutto intender a la Signoria nostra.
Da Chioza di sier Fantin Pizzamano podestà, di eri. In materia di pesse, e come era carestia, et perhò bisognava danari.
[521] Da Castel Delze di proveditori, di 10. Come haveano lettere di 9 da Bibiena. Solicita saper quando verà il socorso, per poter deliberar, over mandar via li fanti dil ducha di Urbim per aleviarse, et hanno pocha vituaria, et havrano pan per l'altra setimana e non più, et che tra lhoro fo consultato la risposta. El conte parloe e disse non esser possibele di poter socorer per niun modo: primo per la raxon di tempi, secondo per convegnir expugnar passi, terzio per non haver il numero di fanti; voria haver fanti 5000 et sono 1200; lauda il far divertir e andar per la via di Perosa a Cortona dove ha inteligentia con li foraussiti; et domino Astor Bajom si ubligava con la sua compagnia et 600 fanti haver Cortona e tenirla 12 zorni fino li veria socorso; et il magnifico Piero disse saria meglio andar per la via di Siena con li cavali, over per la via di domino Octavian di Faenza e reconzeliar la madona di Forlì con la Signoria nostra. Or lhoro proveditori disseno non esser tempo de dimorar a farli risposta, et cussì feno una lettera a dito proveditor in Bibiena con speranza, et che non poteano venir a socorerlo per li tempi cativi, et è savio, e pol aleviarse secondo il bisogno; et mandono la copia qui. Item, come de' inimici hanno, per via di uno trombeta dil conte, come sono 4000 fanti et 3000 comandati che stanno preparati, et homini d'arme 500, et 400 in 500 cavali lizieri, è zoè tra la Pieve di San Stefano attorno Bibiena; et par hanno mandato a tuor uno castello in Val di Bagno et fortificarlo; e nostri li ha mandà 4 contestabeli con 800 fanti.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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