Et li fo mandato a dir venisse a dir la messa.
Vene li do oratori pisani con Renier da la Saxeta pisano capitano di balestrieri, qual dice era stato a un duelo a Mantoa et havia vadagnato combatendo da homo d'arme a guerra finita; et disse il marchexe di Mantoa li donoe la capa che havia atorno, la qual era negra di panno a liste di fazoleto d'oro et uno stocho et altro, forsi a valuta di ducati 150; et che lui Renier si era partito di Pisa con licentia di nostri proveditori per venir a Mantoa a combater. Et presentoe una letera di esso marchexe di 13 marzo al principe drizata, sotoscrito servitor Franciscus Gonzaga marchio Mantue et ducalis capitaneus generalis. Et scrive in recomandatione di questo Renier da la Saxeta, qual ha combatuto strenuo con Gerardo di Ruberti ferrarese, et à fato gloria di la Signoria nostra et è fidelissimo, e lui lo cognosse e lo ricomanda insieme. El principe li tochò la mano, si alegroe di la vitoria e poi ussite. Et li oratori pisani racomandano a la Signoria le cosse soe, dicendo hanno in comision da' soi signori a questa venuta dil ducha far quanto la Signoria nostra comandava. Et li fo ditto per el principe stesseno di bona voglia, et non vengi ozi in bucintoro per bon rispeto; et è da [530] saper sempre andavano acompagnar el principe. Et poi ditti oratori mostroe una lettera di 28 fevrer di soi signori in recomandatione di uno Piero de Dragonis soracomito di Sibinico, stato lì: lo laudono assai, qual in recuperation di Calze e dil bastion di Stagno et in la cavalchata de Mariema, dove preseno la torre di San Vicenti, si havia ben portato.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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