[1499 03 18]A dì 18 marzo. In collegio vene el ducha di Ferrara, con alcuni patricii, contra dil qual fue mandati, e sentato apresso il principe, avanti fo mandati tutti fuora chi non intrava nel consejo di X, si per dar più reputation come per veder si el ducha voleva dir alcuna cossa secreta, tamen disse come era venuto per obedir la Signoria in questa terra, et il principe li parlò in rechia di le cosse promesse etc. Rispose de sì, et che saria con li oratori fiorentini per veder il mandato, tamen non stete molto, et poi disnar dovea venir li oratori fiorentini et esso ducha, tamen non vene.
Da Pisa di proveditori, di 12, et etiam una di sier Vicenzo Valier. Replichano quello scrisse, né altro da conto né di farne nota.
Di Aste di 14 a la Signoria scrite per domino Zuam Jacomo Triulzi. Manda lettere di li oratori nostri in Franza, venuti con la sua cavalchata, si racomanda, et si dà titolo comes et regius locumtenens.
[533] Di Franza di oratori, da Bles a dì 10 marzo. Come havendo ricevute lettere nostre in la materia di la comunication da esser fata al re, zercha quello havia fato dir il ducha di Ferrara di venir qui per adatar le cosse di Pisa: et cussì eri fono dal re et li disseno; soa majestà disse li piace saper e ringratiò la Signoria di tal avisi, et che tutte le sue imprese paseria con consejo e saputo di essa Signoria nostra. Quanto al pubblicar di la liga disse farà il zorno ordinato et maxime a le terre de mar, aciò li navilii nostri fusseno sicuri. Et poi disse sguizari haver dato rota al re di romani e amazati 3000 di soi; et il ducha ch'era contra il ducha di Geler è andato in Alemagna; et el matrimonio dil ducha di Valentinoes è andato in fumo in la fia dil re Fedrico; ma averà una dei doi over la fia dil conte di Foy, over di monsignor di Libret come il re li promise; item, che più bella si crede et judica questa harà effecto; et che per strada monsignor de Buzaglia e uno altro regii consejeri li disseno: che 'l signor Constantin Comino voleva intrar in la liga con il re et la Signoria, et che il re li vol dar 100 lanze, e saria bono la Signoria nostra ne desse qual cossa, et lhoro oratori li risposeno, bene.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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