Et ditto proveditor Marcello scrive in consonantia a la Signoria, vol tuor pan da chi ne ha più, et far tutti a uno tempo compia, poiché non pol mandar via parte, et li spagnoli voriano tutti a un trato partirsi. Item, mandono una lettera scrita per misier Donin di Genga, scrive al ducha suo de Urbim, di Bibiena de 15, come vol prima manzar radize di erbe cha partirsi senza suo hordine.
     
      Di sier Marco Paradiso provveditor di la Brenta. Come volea sier Antonio da Canal, va soracomito, lassasse le scriture, qual pertinente a la Brenta, per esser stato proveditor, in lhoco dil qual havia sucesso.
     
      Da Cataro di sier Francesco Querini rector e proveditor, di 22 fevrer. In materia di quel sanzacho, et di certa novità fata. Voria se li mandasse uno secretario, e darli in golla soto specie di tuor a fitto le saline e per li incendii pagar, perché non volse lassar andar a la porta Nicolò Segonti, dicendo haver mandato di non lassar passar niun di Cataro, ergo, etc.
     
      Da Trani di sier Alvise Contarini governador, di 25 fevrer. Che quel soracomito desidera venir a tuor la galia qui et voria sovention. Item, de li grani veniva lì, et par el vicerè à fato comandamento non vengino più là, qual feva bone le doane. Item, el corpo di Gem sultam, va a suo fratello Turco, era zonto a Leze, acompagnato con molti cavali et sopra una careta coperta di seda e d'oro. Item, ivi esser tre volti per galie.
     
      Da poi disnar fo pregadi, non vene il principe, et fu messo parte per tutte tre man di savii di risponder a 4 lettere di Ferisbei sanzacho di Scutari: che se li manderia Alvise Sagudino, secretario.