Or andate le parte: 15 non sincere, 61 di no, di savii 18, dil consejer e savio 67; poi iterum 11 non sincere, 75 di no, 78 di la parte; et iterum 9 non sincere, 78 di no, 77 di la parte, et nihil captum fuit.
     
      [1499 03 21]A dì 21 marzo. In collegio fono alditi li oratori di Pisa, et quel Renier di la Saxeta qual tolse licentia partirsi, et ditti oratori si racomandono a la Signoria, per li fati lhoro. Et poi Zacaria di Freschi secretario referì quello li havia ditto Zuam Alberto: come erano stati li oratori di Milan et fiorentini dal ducha, quali voleno 4 zorni di scriver a Fiorenza zercha il compromesso; et che li oratori di Milano si à dolto diano venir a la Signoria. Et fo consultato in collegio quid fiendum, e tutti li savii parloe.
     
      Vene sier Matio Malipiero de sier Bortolo, dicendo suo padre era venuto podestà capitano di Feltre, qual era amalato, si scusoe, et presentò lire 900 di pizoli per li guastatori etc. quali fono tolti. Item, vene sier Zacaria Dolfin et Hironimo Querini, qualli referiteno haver expedito la diferentia dil prothojero di la Morea con sier Luca Miani q. sier Anzolo, d'acordo, che li dagi ducati 100, et si partì.
     
      Item, la Signoria fo a Rialto a incantar le do galie di Aque morte; et la prima have sier Gabriel Soranzo q. sier Bertuzi per uno ducato, et l'altra sier Zuam Francesco Contarini q. sier Alvise per un ducato, la tolse per sier Sebastian Contarini.
     
      Da Bologna dil secretario, di 18, Come el referendario dil ducha ch'è palesco desidera Medici intrano in Fiorenza, col favor perhò dil ducha suo; et che visitò li oratori fiorentini quando fono lì, et ditti oratori volseno andar da lui, ma poi si pentino [540] dicendo, non andando a visitar il secretario di la Signoria nostra non andiamo dal referendario di Milano.