Da poi disnar fo collegio, si reduse el principe con la Signoria et li savii e i cai, et io andai a san Pantaleon a batizar a sier Faustin Barbo mio collega uno fiol, nome Piero Zuane e Gregorio, insieme con sier Jacomo Dolfin de sier Piero, Gasparo di la Vedoa, Zorzi Negro e Zuam Batista di Vielmi.
     
      Vene in collegio li do oratori di Milano, quali diseno voler 6 over 8 zorni li oratori fiorentini di tempo, dal ducha di Ferara, avanti facessero il compromesso; et disse lo episcopo che voria mandar il suo secretario per stafeta a Milan, a far il ducha provedesse contra fiorentini. Et fono mandati fuora per consultar la risposta; et consultato, li fo ditto meravejarsi di questo, et che per adesso non se li diceva altro, ma si la caderà si manderia per lhoro.
     
      [541][1499 03 22]
      A dì 22 marzo. In collegio fo mandato tutti fuora, restò i cai dil consejo di X, et questo per esser venute lettere di Castel Delze, di proveditori di 16, è d'importantia assai, et da Pisa di 13: materie grandissime le qual si tramava nel consejo di X.
     
      Vene l'orator di Urbim, e mostrò una lettera dil suo ducha a lui de 15 da Urbim: come varito el sarà vol andar a Castel Delze, per esser tornato il suo da Fiorenza, ha referito fiorentini esser divisi, la parte di fra Hironimo et di Medici hanno uno voler, et voriano restituir il stabile fo di Pietro, et è per ofender la parte di Compagnazi, et si dice Strozi Nerli et Bardi sono quelli mantien la guerra per haver prestato danari, e haver l'intrada de la republica; et che li oratori venuti a la Signoria nostra hanno comissiom ampla, imo con lhoro hanno mandato uno Alexandro Accioli; et che prima non si contentavano dil ducha di Milan, ma havendo mandato esso ducha lì domino Galeazo Visconte con 400 cavali lizieri fono alquanto tasentati; et che di l'acordo varie si parlava, et era messo fama nel vulgo che il re di Franza et la Signoria li havia lassato loco a essi fiorentini di intrar in la liga.