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      Di sier Nicolò da cha Pexaro proveditor di l'armada, da Modon. In consonantia.
     
      [544] Da Costantinopoli di sier Andrea Griti date in Pera a dì 18 fin 27 zener, drizate a Zacaria di Freschi secretario, in zifra. Come l'ultime sue è del 19 novembrio, et l'ultime ha dil baylo nostro di Corfù è di 8 novembrio. Aferma esser per ussir potente armata e danno danari fuora a furia; e il danar vien disborsato senza esser richiesto, ch'è gran signal, la qual è per ussir da poi zugno. Lui voria veder l'orator nostro fusse zonto lì, la qual venuta è molto desiderata, perché lhoro voleno saper si la Signoria vol mantenir la pace, perché l'hanno per dubia, e per tanto non credono esso orator vengi. L'armata va sequendo e si fa gran preparation. El capitano de Galipoli è lì tutta via a sollicitar ditta armata. Et che quel capitano andò a correr su quel di Polana. Et il tartaro di Cafa par sia tornato e abuto rota, maxime da Stefano Carabodam, qual non havendo voluto lassarli passar par che li habi dato rota di 6000 persone, tamen quelli turchi non la dicono. Item, come quel Ferisbei di Scutari ha mandato uno schiavo con lettere a la porta, a dolersi di la cossa di Cataro, dil bruxar di una caxa su le saline, et la risposta fatali per il conte di Cataro, et il signor l'ha la saputa e l'abuto a mal, à rescrito come fè in la materia di Antivari, e crede il schiavo di Ferisbei verà a la Signoria nostra con dir non ha scrito al signor, manazarà etc. E lui aricorda è bon viver ben con lui e conzar la cossa, et cussì è in effeto che mandò il schiavo, come ho ditto di sopra.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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