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      Or il ducha di Ferrara vene con li zenthilomeni, li fo mandati ad levarlo, e dismontò a le colone, et il principe con li oratori et senatori, come dirò, vene zoso [548] dil palazo e ussite per l'altra porta mostrando andar contra il ducha, e cussì veneno con assa' trombe avanti et li pifari e trombeti soi per la piaza vedendo quel belissimo aparato. Et introno in chiesia: era il principe vestito di restagno con uno manto di restagno di sopra fodrà di varo e il bavaro di varo. Era in piaza innumerabel populo, adeo non si poteva passar; et fo dito messa per il patriarcha, era 6 episcopi con mitria; e compito la messa passò le scuole in processione: prima la Carità, San Zuane, la Misericordia, San Marcho e San Rocho: li frati consueti con reliquie di santi e le scuole con umbrele et anzoli con arzenti in mano, e assa' batudi e li frati aparati in forzo con arme dil re di Franza et San Marco e dil principe, perhò che fo ordinato per li cai di X non fusse fato in le scuole soleri etc. Tamen li frati minori feno tre soleri, San Dyonisio ch'è il patrom di Franza, San Marco et la justicia, con lettere diceva Venetia. Poi veneno la congregation di preti e il capitolo di San Marco e calonegi, poi comandadori, scudieri del principe, canzelieri etc. poi do episcopi con mitrie bianche et 4 arziepiscopi con mitrie d'oro, zoè quel di Durazo, di ..., di Torzelo e di Spalato, et poi il patriarcha aparato con la mitria dando la beneditione avanti: demum il principe in mezo dil ducha di Ferara, qual era vestito damaschin negro sino in terra e una bareta di veludo in capo, et di l'orator di Napoli vestito di veludo cremesin con una cadena al collo, poi li do oratori di Milano el vescovo di sopra e domino Leonardo Bota: li oratori fiorentini vestiti di veludo cremesin a manege ducal fodrà di lovi con bechi di veludo su la spala, l'orator di Urbim vestito di veludo negro, l'orator di Rimano di veludo negro, domino Marco Malipiero comandador di Cypri di raso negro, signor Borso da Corezo e quel da Chamarin, li consejeri e procuratori, zoè sier Nicolò Mozenigo, sier Fedrigo Corner, sier Nicolò Lion, sier Domenego Moroxini e sier Antonio Grimani vestiti di scarlato, e li consejeri di veludo cremese, poi li cai di 40, li cavalieri vestiti d'oro, sier Marco Antonio Morexini vestito d'oro con un manto damaschin bianco con una coladena, el qual era consejer, sier Zorzi Corner vesta e manto d'oro, zoè di restagno, sier Marco Dandolo vesta d'oro, e poi il resto di patricii per etade molti vestiti di seda e il resto di scarlato, et fono gran numero.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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