Da Ferrara dil vicedomino, di 27. Manda lettere abute da Pisa et una da Castelnovo, e dice l'acordo va in longo, perché el ducha di Milan vol dar suspeto a Franza, con il star in questa terra dil ducha di Ferrara et soi oratori etc.
Da Castelnovo di Tomaso da Conzo, di 25, al vicedomino preditto. El qual è pisano. E scrive haver nova che zercha 200 stratioti erano partiti di Pisa et venuti a Lucha, et haveano abuto danari dal comisario, era lì per il ducha di Milan.
Da Pisa di proveditori, di 22. Come li stratioti erano venuti da lhoro, dicendo voler danari per viver, over licentia di venir qui, over andar altrove. Li risposeno non poter darli licentia, adeo tutti andavano via; et havia dato sovention a le zente d'arme, come par in una lista mandono, et che li contestabeli di Lunesana voriano danari. Item, lì a Pisa hanno 306 homini d'arme, 315 cavali lizieri, et [561] hanno mandato Jacometo da Novello con 100 fanti in Filotello, et che in Val di Serchio, per mantenir quel passo, vol mandarli altri 30 cavali lizieri. Concludono voler danari, li citadini dimandano et li osti, ergo etc.
Di sier Domenego Malipiero proveditor. Come li galioti andavano via, come disperati per esser 80 mexi alcuni erano fuora.
Di sier Vicenzo Valier proveditor sora i stratioti. In consonantia. Et che Mercurio Bua cao di stratioti con 25 cavali era partito et andato a Lucha, demun a Milano, per non aver danari.
Da Bologna dil secretario, di 25. Che era venuto uno di Urbim stato a Lucha in officio, dice li stratioti vien di Pisa lì, et il comissario di Milan li dà danari.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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