Item, havia fato justicia general. Et il principe li rispose laudandolo juxta il suo consueto, et rimase in collegio et sentoe savio a terra ferma.
Et atento era fato il compromesso nel ducha di Ferrara, in questa matina fono balotati tutti, zoè li consejeri savii dil consejo et di terra ferma, et rimaseno tre, li qualli dovesseno esser con ditto ducha nomine dominii a questa sententia daria: et rimaseno sier Marco Antonio Morexini el cavalier consejer, sier Nicolò Foscarini savio dil consejo et sier Polo Pixani el cavalier savio a terra ferma.
Vene li do oratori pixani, e presentò una lettera al principe di soi signori, di 22 marzo. Zercha le zente fuzevano et si racomandano, et è la peste li atorno, prega la Signoria comandi a le zente non si meschi. Poi essi oratori, qual domino Piero di San Cassano parlava e disse di queste pratiche e intendevano la Signoria nostra voler fiorentini meta uno segno e zudexi in Pisa, la qual cossa non voleno et vorebeno lhoro haver Livorne, et per el principe li fo dato bone parole. Et li fono dimandato la intrada di Pisa: risposeno dal 7 fin 22 dete ducati 130 milia, dal 22 fin 34 ducati 100 milia, e poi ducati 70 milia per [567] le gabelle ponevano fiorentini, et che fiorentini dicevano vogliam prima Pisa.
Et fono lete molte lettere venute questi zorni, et notate di sopra; et parlato di armar, qual primo o il capitano, over sier Albam Darmer, acciò non se confondesseno una per l'altra, terminà primo il capitano.
El ducha di Ferrara mandoe a dir in collegio come voria saper l'intrada de' pisani, et perhò a ditti oratori fu dimandato la intrada, come ho scritto; et volea andar a veder Mestre perché era stato venti volte qui e mai havia ben visto la terra come fa al presente, e tutavia havea ducati 50 al zorno e à poche persone.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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