E il signor vol andar in Puja, chi dice a Rodi, et vol haver il corpo di suo fratello che è a Napoli. Item, per una lettera scrive di la vitoria dil re di Polana contra turchi, et che di turchi 100 milia che andoe non erano tornati 30 milia, et quelli di Scopia di 10 milia andoe non sono tornati 300 et il resto tra roti morti et abirati [568] dal gran fredo, et di quelli di Ferisbei andoe 150, ne son tornati 10. Item, per un'altra lettera scrive zercha i salli; et per una del zonzer di l'orator nostro, va al turcho, et quello diceva Ferisbei zercha le cosse di Cataro, el qual havia auto l'intrà dil Zernovich.
Da Antona di sier Jacomo Capelo capitano di le galie di Fiandra, de primo marzo. Come havia cargato et expedite le galie: zoè 700 baloni di lana, 1110 peze de stagno et li patroni vadagnerà ducati 2500 per galia; et conseja si meta le galie per Fiandra e non per Antona sola, et sieno a Puola a mezo lujo. Item, che quel re havia fato uno fiol, siché ha tre fioli e una fia, et a Onflor non è corsari; e si vanno disfantando per esser cussì il voler dil re di Franza; et che si partirà per ritornar de qui.
E fo leto uno capitolo di una lettera da Londra di 2 marzo a sier Hironimo da cha Pexaro de sier Beneto mandata: dice come era venuto lì dal re uno orator dil ducha di Milan stato per avanti, et à exposto al re tre cosse: prima mostrato uno albero dil parentà dil re di Franza, el qual dicea volea haver la ducea de Milan qual non li apartien, e pregava il re come justo li dagi ajuto, perché il reame di Franza a soa majestà aspettava; l'altra li vogli dar una soa fiola al suo primogenito; la terza che sii contento darli uno segno, zoè la charatiera.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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