Et fo leto una poliza mandata per missier Urbam di Monferà, avisa di nove de alemani: come bernesi et fiborgesi per fredi sono tornati a caxa, e bernesi hanno lassato 500 fanti per la sua rota in campo; et cussì li altri et suevij a Ulmo è anegati pur assai, non si pol campizar ivi; et hanno 6 bandiere a villa dita Raspurch tolte e portate a Berna, e tolto castelli tre e preso Costanza; sguizari sta pur con animo di ritornar a la guerra, non hanno bon sangue contra il re di romani; e lì è uno ambasiator dil re per aconzar le cosse.
     
      [571] Da Ravena dil podestà sier Alvise Venier. Come manda lettere da Bibiena di 26, et perché ne era di 27 non fono lete, et che fanti scampavano dil nostro campo da Castel Delze, e passati per Castelnuovo vanno a Forlì, per una proclama à fato quella madona che niun di le sue terre siano a soldo di la Signoria nostra. Item, di le paje per le zente, zoè cavali sono lì, che ne è sul Polesene.
     
      Et fu parlato, inter patres, zercha danari e far pagar a li debitori quali erano assai, nihil conclusum. Introe li cai di X, mandati tutti fuora; poi disnar fo gran consejo.
     
      [1499 04 03]A dì 3 april. In collegio vene sier Sebastian Marcello, qual era electo soracomito per avanti, et al presente rimaso podestà a Cologna; exponendo, come che Cologna fusse sextier de Veniexia, che fusse terminato, li fosse risalvà la soracomitaria, oferendosi armar sempre; et ita fo terminato.
     
      Et sier Marco Antonio Morexini el cavalier, referite l'opinion dil ducha di Ferrara, esser di ruinar tre forteze de' pisani, zoè Librafata etc.