Or questo orator si parte doman, va a Milan, aspeta il compagno è andato a Geneva a visitar il ducha, è stà honorato e carezato. Item, à lettere di Castel di uno tratato scoperto contra il signor Costantin per el [576] signor marchexe di Saluzo, fa i processi e manderà lì per tutto. Item, è lettere dil roy: come quel paese si doleva non voler alozar zente, et soa majestà promete venendo in Italia, non darà danno a niun locho di quel marchesato di Monferà, né manderia zente e vuol mantenir quel governador. Item, scrive di quel merchadante, resta haver ducati 45 per resto di ducati 150 li servite de lì, et fece lettere nel banco di Garzoni, qual lui li dimanda, et prega la Signoria provedi; et manda lettere abute da Lion di l'amico fidel.
Da Lion di l'amico solito, di 26 marzo. Come a dì 17 fono banditi li milanesi et zenoesi dil regno regio di Franza, tempo 6 setimane a levarse; ancora fiorentini dubita di esser cazati. Et che monsignor di Trazi olim di Ferenon, homo di guerra operato, et lo episcopo da Nis sono passati de lì, alozò in caxa de Neri Caponi, vanno a la volta di Provenza. Era Piero Zuane da Forlì, qual andava a la corte, lo fè ristar et ritornar. Et monsignor di Trasi have lì lettere di Roma di uno prothonotario, fa lì fati dil roy: come aricorda al roy non debbi meter fiorentini in disperation, ma insegna tenerli per amici per le cose sue; et monsignor di Trasi spazò una posta al re; et fiorentini fano gran trame, e maxime con quelli sono acanto dil roy, pur sono inviliti né più come prima sono gajardi di parole.
| |
I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
|
|
Milan Geneva Castel Costantin Saluzo Italia Monferà Garzoni Signoria Lion Lion Franza Trazi Ferenon Nis Neri Caponi Provenza Piero Zuane Forlì Trasi Roma Trasi
|