Or sier Filippo Trum parlò e fu ordinato venisse la matina. Et Zuam Alberto di la Pigna mandoe a dir in collegio, come el ducha ozi [581] a hore 20 dovea dar la sententia a caxa, et dovesse andar qualche uno lì per nome di la Signoria, et vol partirsi doman da sera. Et fo disputato di mandar li auditori, et le parole havesseno a dir, et parloe sier Marco Sanudo savio a terra ferma, et fo ordinato far pregadi e comandar il consejo di X con la zonta di danari.
Da Roma di l'orator, di 2. Come ivi tutti stava in expectation di l'acordo di la Signoria nostra e fiorentini, e per la più parte si aferma habi da esser; il papa judicha meno di quello, è stà ambiguo per caxon dil matrimonio dil fiol, non sa quello habi a esser, dimostra non haver ancora di Franza hauto notizia di la liga, tamen dice di haver di preparamenti fa il re per Italia, e soa Santità à la lista di le zente e fantarie ha a vegnir in Italia; et che questa setimana santa gionse lì lo episcopo di Borges di l'hordine di San Domenego e confesor di la raina, venuto non come orator ma privato, pur si dice à lettera di credenza, el papa li ha fato grande honor e careze, e in capella, essendo con li episcopi, lo fece suo assistente apresso la carega, e più non si parla di concilij e di minaze, maxime da poi il redur di Benivento a la chiesia; el papa è stato sempre a le solenità et à publicà la bolla in coena Domini, e più zercha il suspender di jubilei e perdoni tutti, dati e darà fino al jubileo, da la octava di pasqua in driedo siano levati: e questo si dice perché è stà murmorà che l'à dato perdoni a la Signoria nostra non obstante la bolla di l'anno passato.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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