Parloe sier Filippo Trum e ben, qual non volea star a questa sententia vituperosa; e disse che i frari menori domenega have ducati 4 da li oratori fiorentini e, feno dir una messa in canto, e dicea questa scrita di banco questo Garzon si oferse dar ducati sette milia, et sier Nicolò Grimani procurator savio dil consejo li rispose, et sier Francesco Trum intrò in l'opinion di savii, ma sier Filippo Trum messe di mandar ducati 7 milia a Pisa, e poi si vengi a questo consejo con le provisiom; et andò le parte 5 non sincere, 14 no, 42 dil Trum, 140 di savii, e fu presa, e mandato Zacharia, e fu dato sacramento per li cai di X, e tolti tutti in nota acciò non dicesse tal cosse.
E Zuam Alberto, essendo pregadi suso, mandoe una scritura che 'l ducha scrive si duol haver fato il laudo che non piaque a la Signoria, è gramo, pageria etc., vol esser schiavo di questa Signoria, lassar i fioli in protetion, et si el puol far alcuna cossa si comandi, et che à riconzato, e a bocha dice che, ma non vol si dichi fino non ha la ratification da Fiorenza del primo laudo etc.
È da saper li oratori pisani, a la porta di pregadi quasi procurando il fato lhoro, dicendo vol dar ducati 180 milia loro a la Signoria, e non si osservi la sententia; vi era etiam Piero di Bibiena con lhoro.
In questo pregadi, per nui savii ai ordini fo posto parte, atento era molti mexi, queli oratori dil Zante che fusseno expediti per collegio, balotando tutti li capitoli acciò fusseno expediti, et have ditta parte 33 et di no 123 et non fu presa; e questo per il mal voler haveano quelli de' pregadi al collegio, dil qual se tenivano mal satisfati: e ditta parte fo la prima fusse posta, perhò si perse.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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