In materia di paje, et in execution di nostre lettere ha cargà burchij e mandà a Ravena.
Da Turim, di Zuam Dolze secretario, di 7. Come lì era zonto missier Antonio Frixom orator di Napoli, et camerario regio, et altro suo colega lì lo aspetoe; è stato a visitarlo e ragionato, tien el papa intrarà in la liga, et che li 6 reformatori di la chiesia vol far progresso a l'impresa, maxime instigando questo li reali di Spagna, el re Maximian e il re de Ingalterra; et a l'incontro è il cardinal Ascanio, perché spera sucieder al papato; et che questo rumor è per la dispensa à fato dil matrimonio dil re di Franza; et che dito re non è per far questo anno movesta contra Milan, per el disturbo di Maximian; et che questo enstade si vedrà cosse nel regno, per haver esso re concità li populi per li senestri soi portamenti; et che niun lo segue nì barom nì capitano; et che esso secretario li rispose di Maximian et Bergogna non si dubitava, perché lhoro fo quelli mosse monsignor di Verge contra esso re e per sé. Item, disse dito orator mal di monsignor di Roam cardinal, qual è mal voluto; conclude esso secretario [605] esser tutte pensade; et che dicti oratori partìno eri, vano a star qualche dì a Milan, aspectano risposta dal lhoro re, di la via, hanno a far, voriano venir a Venecia. Item, Morgante corier nostro esser passato de lì con lettere, va in Franza, quasi non è morto per spilentia, stè do zorni in leto. Item, di Savoja nì Aste nulla ha di novo, per non haver auto alcun a viso zà uno mexe.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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