Et etiam fu promosso per li altri savij di scriver in Franza di dita sententia, et fo disputato e consultato tutte le materie doman si farà.
El ducha di Ferrara, non senza gran pioza, ozi da poi disnar partite, va a Chioza; et rimase qui Tibaldo suo canzelier, voria esser pagato di la sententia; et non volse fusse zerchato in li burchij per li dacieri li contrabandi, dicendo faria moto in burchiela; e andò via, e pasando per canal grando tutti li barcharuoli di trageti, li cridoe drio magnaza, et bateva le banchete, poi zonto al ponte di Rialto stete [606] assa' che niun non volea averzer le gavarate dil ponte acciò passasse, adeo convene far dismontar di soi; et poi credendo esser fuora, come fu a Poveja, da quelli conzava le nave li fo dato stridor; siché con mal animo di tutti si partite; etiam Zuam Alberto da la Pigna se andò con Dio.
Et li oratori fiorentini questa matina veneno sul tardi per venir in collegio, ma tutti si era levati e non vi veneno.
In questo zorno in quarantia civil e criminal fo expedito, per li avogadori di comun, sier Antonio Cocho olim a le cazude, per haver notà alcuni zorni, dovea star in l'oficio che non era; e prima questa matina fo asolto il Tura, e da poi disnar fo menato ditto sier Antonio Cocho, per sier Antonio Calbo avogador e compagni, sier Domenego Trivixan el cav. e sier Lorenzo di Prioli, et messo di procieder, fo preso di una balota, zoè 37 di procieder, 20 di no, et 15 non sincere, e li avogadori messe che 'l fusse bandizà do anni di ofizij e benefizij e consegij: have 24, e li consejeri e cai di XL, che 'l fusse bandizato per do anni di paga, et have 43 et 5 non sincere, et questa fu presa.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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