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      Da Crema di sier Hironimo Liom el cavalier proveditor et capitano, di 16. Come mo terzo zorno a Lodi erano zonti 87 stratioti, e mandò uno suo lì a veder: dice ne zonse poi altri 20 e li primi fono 100. Item, che sono fin hora 240 e sono andati a la volta di Milano.
     
      Di Udene di sier Domenego Bolani luogotenente di la patria. Le qual non fo lete.
     
      Et per sier Filippo Trum procurator savio dil consejo fo dimandato da poi disnar pregadi per far li oratori in Franza e li soracomiti.
     
      Da Bologna, di Antonio Vincivera secretario, di 17. Come el referendario dil ducha have da Milam di la sententia fata, et misier Zuane dice mal di la sententia fata, e il ducha à scritto misier Zuane havia fato ben a non ripartir da lui, et che come li oratori di la raina di Franza, vien da Roma, zonzerà lì a Bologna sia avisato perché li vol far le spexe e honorarli. Item, per alcuni merchadanti fiorentini, vano a Genevra, passati per lì à inteso dicono la Signoria nostra doverli dar per la guerra dil ducha Filippo ducati 200 milia, siché si baterà questi 180 milia et nulla darano.
     
      Di Franza di oratori date a Bles, a dì 11 di questo. Le qual lettere gionse hessendo pregadi suso. Come haveano ricevuto lettere di la licentia a do di lhoro, et dovesseno comunichar con la regia majestà le nove dil Turcho, pregando soa majestà tenisse secrete. Et cussì andono dal re et ditoli, disse havia voluto che essi do oratori restaseno, ma volendo la Signoria ritorni dovesseno obedir quella. Item, essi oratori li disseno quello procurava fiorentini et il re disse se si move contra nui, faremo retenirli tutti che sono nel regno; et che soa majestà voria lettere di la Signoria di la confermation di la liga, e di questo fece grande istantia; et hessendo soa majestà a una villa propinqua a la caza, tolseno licentia, et soa majestà [634] li disse che uno misier Jacopo Alexandro maestro dil marchexe di Mantoa li ha portato a donar uno cavalo per nome dil suo signor, qual si ha justificato haver renduto li danari tochoe da la Signoria nostra, et li oratori risposeno non saper habi renduto alcuna cossa, et disse il re lo à ringratiato, né altro li ha dito e lo licentioe.


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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia
1879 pagine 1144

   





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