Vene l'orator di Urbim dicendo haver scrito al suo signor vengi questo mazo come li disse el principe, et che voria di cinque page li resta una sola, pro nunc, li fo risposto el suo signor č ricco e si vederą.
Vene l'orator di Rimano, dimandando danari per il signor suo. Fo comesso a li savii da terra ferma, e li fo dato stera mile di farine a conto di le sue page, di quelle erano a Rimano.
Vene domino Antoniello Colla, con lettere di credenza dil signor prefeto Zuan da Rovere ducha di Sora, date a Sinigaja; et venuto a posta qui: expose el prefeto havia auto lettere da suo fratello reverendissimo San Piero in Vincula, qual li scrive haver parlato con li nostri oratori, et scrito di aconzarlo con la Signoria nostra, per tanto lo ha mandato a saper; et li fo risposto non č tempo, come sarą, si farą volentieri.
Vene il secretario di l'orator di Napoli chiamato Luca de Paglia menuta, solicitando le lettere zercha quelli per marani retenuti a Liesna; et fo terminato in collegio di scriver li lassino andar.
Vene una poliza di Zuam Alberto da la Pigna dicendo vol tornar a Ferrara, vol conzar tutto el suo signor, e la Signoria li dagi l'instrution, si scusa assai e voria la Signoria scrivesse una lettera, la qual fusse lecta in camera dil ducha al vicedomino nostro: che non se impazi zercha li contrabandi, et che 'l [639] signor vol mandar uno orator a Pisa a veder di asetar le cosse; et nium fo di opinion de farli lettera alcuna, ma solum fatoli dir a bocha per Zaccaria di Freschi quanto mejo el signor conzerą tanto mior sarą, etc.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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