Da Brexa di rectori, di 24. Come mandavano alcune artilarie tolte di la monition, rechieste per li patroni a l'arsenal.
Da Ravena dil podestà, di 23 et 24. Come stratioti dil campo da Castel Delze erano venuti lì, e parte di le zente dil conte di Pitiam sono zà aviate per li lhoro alozamenti, conclude ivi esser gran manchamento di strami.
Da Rimano, di Zorzi Franco secretario, di 22. Come erano sta portate lì certe artilarie di Castel Delze, zoè pezi nove, et alcune farine, le qual cargate le manda a Ravena; et che quel signor voria la Signoria li desse a suo conto a Roma a la camera apostolica per il censo, ducati 1000. Item, scrive di la sua ferma.
Da Ancona di Francesco de Antiquis citadino di Ancona et consolo nostro, di 22. Come havia ricevuto lettere nostre zercha il catar homeni de lì per armar galie, sperava trovar tanti homeni che sarano bastanti ad armar 8 galie, e à fato far le cride.
Di li antiani di Ancona. Vene un'altra lettera di 22, sottoscrita: servitores Anciani Anconae. Come ricevuto lettere da la Signoria zercha il trovar de lì homeni per le galie, sono contenti, et fanno far le cride. Item, perché intendono el Turcho far grande armata, voriano saper da la Signoria nostra si in quelle riviere è pericolo.
Et eri per il collegio fo scrito un boletin a sier Francesco Pasqualigo sopracomito, va lì, dovesse dir a quelli signori: il Turcho facea grande armata e si dice per Rodi; et etiam nui faceamo grande armata.
Di Puola di Zorzi Dragan soprastante a conzar le nave.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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