Vene, zoè Piero da Bibiena mandò, una poliza al principe: come Piero di Medici era qui venuto, et pregava fusse expedito quello havia dato in scriptis il magnifico Juliano di Medici. Or niun di collegio nulla disse, et perhò nulla fo risposto.
     
      Et fo proposto la materia di armar nave, et, me aricordante, di provar li patroni di le galie grosse per poterle operar a li bisogni, et fo ordinato a li avogadori fazi provar.
     
      Da poi disnar fo pregadi, non fo il principe, ma solum quatro consejeri; vene, hessendo reduto el pregadi, lettere da le poste, zoè:
     
      Da Milan, di l'orator, di ultimo. Come el ducha li havia mandà a dir per lo episcopo di Como et uno di Visconti consejeri soi, che havia da Fiorenza, fiorentini non voler consentir a la zonta fata per il ducha di Ferrara al laudo; et che per esso ducha non mancherà di far observar. Item, che li stratioti, sono lì, si tagliano a pezi tra lhoro e vanno per la terra con archibugi cargi.
     
      Da Bergamo, di sier Hironimo Orio podestà, et sier Francesco Baxadona capitano, di ultimo april. Come il suo canzelier havia auto una poliza di novo: che uno Coradim de Rozum baron di la liga grisa provisionato di Milan, dubitando quelli di la liga non desse quel loco, ch'è passo, a l'imperador, perché se interponeva a pacifichar le cosse, li tolseno el castello, et quello costodivano e si dice lo farano morir, zoè la predita liga.
     
      Referì sier Piero Marzello venuto da Bibiena, e fo longo e tedioso: come ad 11 avosto, partì de qui, disse il suo viazo zorno per zorno stete 18 zorni ad aspetar di haver il passo per la via di Siena col ducha di Urbim.