Vene domino Francesco Brevio episcopo di Ceneda qual sentò apresso il principe: è homo doto, et parla benissimo: disse quello li havia ditto il papa voleva dicesse a la Signoria certe cosse, ma poi li disse la Signoria non havendossi risolto non acadeva altro, et bisognando li scriveria. Item, che quatro cardinali si racomandava a la Signoria: primo el cardinal di Napoli ch'è doto, il secondo San Clemente qual è splendido e fabricha chiesie, il terzo il Grimani qual li disse: dì a la serenità dil principe son servidor, quarto Borgia nepote dil papa, à anni 25 ama la Signoria molto, sta col papa sempre da poi il partir di Valenza di Roma et fo con lui a Perosa a sedar le novità. Demum ringratia la Signoria di averli concesso lo episcopato di Ceneda al qual andava; et il principe li rispose a parte a parte bone parole, et esso episcopo poi disse oferendosi havia fede e diligentia mancherà forsi la suficientia.
     
      Da Brexa, Crema e Bergamo. Et di Bergamo scrive, mandava certe artilarie rechieste per l'arsenal. Item, lettere da Ruigo.
     
      Da Ravena, di sier Lorenzo Zustignan provedador, di 29. Come ora zonto lì col pagador, e le zente disciolte andavano a li alozamenti.
     
      Da Cataro, di sier Francesco Querini rector e provedador, di 20 april. Come veniva qui il soracomito, qual fo expedito ozi et datoli il boletin di tuor la galia di l'arsenal. Item, manda copia di nove da Constantinopoli dil suo messo, è lì di 12 marzo, zercha la cossa di Zupa qual era comessa al sanzacho di Scutari. Item, che quel sanzacho à mandà a fabrichar dove era la caxa su le saline ch'è su quel de la Signoria nostra, et lui provedador non à lassà far, à mandà a dolersi al sanzacho qual ha ordinà perhò si fazi sul suo, dice voria il suo messo venisse, si duol sia stà tanto: questo havia ditto al miedego lo havia medichato et purgato ditto sanzacho.