Fo laudato dal principe.
     
      Da Ferrara, dil vicedomino nostro, di 30 april. Come il marchexe di Mantoa era venuto lì per San Zorzi, et misier Hanibal Bentivoy qual lo visitò et lo acompagnoe ditto Bentivoy. Esso vicedomino el zorno di San Marco, fu a la colation con li citadini et populo. Item, el signor Zuane di Gonzaga era lì, vene a visitarlo, et li disse di la fede havia a la Signoria nostra, et che 'l signor suo fradel zerchava per ogni via ritornar in gratia di questa Signoria, et non si contenta dil ducha di Milan, et che hessendo a taola con il marchexe parlava sempre sempre reverentemente di la Signoria, adeo facea meravejar tutti li soi cortesani che straparlavano. Et che vene lettere dil ducha di Milan a esso marchexe, qual lete stete molto sopra de sì, et tutti si meraveglioe, et rispose subito di sua mano; le qual lettere le recevete hessendo pur a taola; et ha inteso il signor Lodovico à paura di francesi et à mandà domino Marchexin Stanga al re di romani, con ducati 40 milia.
     
      Dil ditto, di 3 mazo. Come el conte Gasparo Frachasso, li havia ditto voria esser con la Signoria nostra, hora che si è partito da Milan, per doi respeti: primo per non haver danari, secondo per rilevar ogni suo favorito più presto; et che quando la [683] Signoria lo volse lui non voleva romper la sua fede. Et il vicedomino li disse, non si voleva impazar in tal cosse Item, el marchexe di Mantoa, eri partì de lì col signor Zuane, la marchesana è rimasta. Et manda a la Signoria una lettera scritta di man di ditto signor Zuane a lui drizata: come el signor trovò alcuni stratioti fuziti, quali volea lettere di racomandatione al ducha di Milan, et che 'l ditto suo fratello non le volse far, dicendo venisseno a la Signoria ch'erano sotto bon patron, e li dete; ducati uno per uno acciò ritorni.