In questa matina fono alditi li provedadori sora il Polesene di Ruigo, zercha quelli haveano tolto afito per le piezarie etc.
Et è da saper come la vigilia di la Sensa, li consejeri fono a Rialto un'altra volta a incantar la galia Soranza di Aque morte, et non trovono patron, siché è mal assai, tamen alcuni diceva era mal mandarle, si butava via danari di doni et è pocha utilità a [698] la terra, et io pur fui desideroso di redrezar quel viazo per il ben universal.
Da poi disnar fo pregadi. Et prima il principe facea chiamar molti da lui ai quali dimandava danari ad imprestedo, et cussì come prometeano prestar, per Zacharia di Freschi era notato su una poliza, et li danari poi portavano a li camerlenghi.
Da Roma, di l'orator di 6, di sua man. Come quelli spagnoli, stati in campo nostro, erano zonti de lì, dicono avanzarli una paga e meza, et non li era stà data, dicendo mal di la Signoria nostra. Item, el cardinal Borgia l'à acertato il papa non vol impazarsi di Pisa, et il matrimonio di Valentinoes ancora non è seguito. Item, era stà ditto Villa Marim esser stà preso, tamen non è riusito. Manda lettere di Napoli.
Da Nolla, di sier Francesco Morexini orator, di primo mazo. Come vene uno corier di Zenoa al re e richiese le 4 galie, et soa majestà era a Piam di Palma a piaceri, et la raina vechia rispose: voleva lei le galie per andar in Spagna. Et essendo a dì 30 april da esso re sua majestà li disse, coram oratoribus, l'armata turchescha farsi etiam, et era per ussir, et che lui faria armata in ajuto di la Signoria nostra, come fè la majestà di suo padre, ma non puol, et è povero, et che 'l corpo di Gem sultan ch'era a Leze il Turcho non lo mandava a tuor, et il re lo vol mandargelo.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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