Item, si ha slargato, vol venir a l'impresa di Milan, et li ha dito il modo vol tenir, e vol la prima terra che prende, per forza ruinar e usar gran crudeltà acciò il resto si renda, vol monsignor di Lignì sia capitano et fa lo locotenente a Milan con ducati 20 milia a l'anno, et à donato Pavia al capitano Rubinet, et il resto ad altri, e Cremona risalva a la Signoria, vol far la mostra a Lion a dì 22 dil presente. Et che ditto messo era venuto di qua da' monti con 500 homini col capitano Baron; et il re disse [722] haver 20 milia boni fanti per l'impresa de Italia e vol haver lanze 2000, et ha catado li danari per anni do. Item, per l'altra lettera di 10: par che zenoesi si acordi col re di Franza, et che missier Zuam Alvise dal Fiesco è in streta praticha di acordo, e il ducha manda nel casteleto fanti, dubita perché zenoesi voleno esser con Franza, è in gran spavento di Franza licet mostri fuori non temer. Et che lui, signor Zuane, come servitor avisava tutte queste cosse; el qual è zonto de qui come intisi alozato a San Zorzi.
In questa matina in collegio fo butado uno cao di XL vice consejer, in loco di uno manchava, et tochò a sier Marco Malipiero.
Da poi disnar fo pregadi con tre consejeri et il vice consejer, non vene il principe; fo prima leto lettere et domente li savii steseno in cheba, con licentia lhoro ussimo fuora.
Fu posto, per mi Marin Sanudo et per Vetor Capello, una parte di expedir li oratori dil Zante erano stati qui zà molti mexi, dimandavano molti capitoli di grande importantia, et a tutti per nui fo risposto, et leti per Bernardin di Ambrosii; et mandata la parte: ave 5 non sincere, 10 di no, 77 di la parte et fo presa.
| |
I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
|
|
Milan Lignì Milan Pavia Rubinet Cremona Signoria Lion Baron Italia Franza Zuam Alvise Fiesco Franza Franza Zuane San Zorzi Marco Malipiero Marin Sanudo Vetor Capello Zante Bernardin Ambrosii
|