Poi parloe Paulo Anton Soderini: come dovea ritornar a Fiorenza, et restava qui il collega suo, et diria ben a quella republicha, si oferiva etc. El principe rispose al primo: "Nui dal canto nostro haver fato il tutto, ben consejava fiorentini andasse per la via bona, et non con guerra". Et lhoro oratori risposeno convenimo haver Pisa, et Fiorenza non po star senza quella, unde converano far il tutto per rehaverla. Et il principe li disse: "L'è meglio far pacifice che con le armi, quanto a quelli do se intenderia, et poi al Soderini disse andasse in bona hora, et oferissa la Signoria nostra a quella republicha, et di tempo in tempo si saperia". Poi li disse che fiorentini rompevano il laudo per haver ruinato le mure di Bibiena. Risposeno li oratori non esser vero, et poria esser havesseno fato ruinar li bastioni, et per questo li muri fosseno caduti.
Da Franza, di l'orator, di 10, date a Bles, zonte eri sera, et portate per Zuam Gobo corier, quale erano in zifra. Avisa alcune parole fo referite al cardinal Roam per uno venuto da Milan, qual fu [728] Piero Zuane da Forlì ch'è dil cardinal San Piero in Vincula optimo explorator, el qual con voluntà dil roy in pochi zorni era stato do volte a Milan, et parloe al ducha, qual li dimandò si el cardinal Roam poteva tanto con questo re quanto poteva Samallo con re Carlo, et disse che poco stimava li condutieri franzesi, ma ben il Triulzi, et che il re di Napoli li prometea homini d'arme 100 in suo ajuto, et il re de romani li offeriva el stato et la persona per conservarlo; et tien che sarà suspeto la Signoria nostra non mantengi fede al re, si perché Pisa fo adata per altri che per soa majestà, etiam, per 200 stratioti venuti di Pisa a Milan, et che non resterà far tutto per poner suspition a la regia majestà; et per questo anno il roy non torà l'impresa, si per l'armada fa la Signoria, la qual è occupada, qual per esser sguizari in guerra con il re di romani; et che la majestà dil re rispose: quanto a l'armada turchescha non dubiti la Signoria, perché volemo poner lo stado e la corona in suo ajuto.
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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