Vene do oratori de la provintia di Tyrol, uno canonico, e l'altro chiamato domino Antonio Tono, et Piero Pender, sta qui, li introduxe; qual sentati apresso il principe, presentò la lettera di credenza data a Ispurch a dì 2 mazo, soto scrita: prelati proceres et opidorum et jurisditionum comunitatis tirolensis, e la mansion diceva: Serenissimo principi, Domino nostro observandissimo. Et il canonico expose latine facendo una oration, e disse di la liga grisa, et agnelini che haveano roto li pati contra di lhoro de Tyrol, et terre dil re di romani, e fanno crudel guera, unde tyrolesi vol tenir 6000 homini a l'incontro; perhò come amici nostri et convicini, da lhoro non potendo suplir, dimandono a la Signoria per imprestedo per do anni, con cauzion ducati 40 milia. Et fono mandati fuora per consultar la risposta, qual consultata, el principe li rispose, per interprete ditto Piero Pender: come la Signoria nostra havia bon voler verso tyrolesi, ma che per l'armada faceva il turcho bisognava danari a nui per far potente armada, et non potevamo servirli; et lhoro dimandò menor summa; et etiam fo denegati, e cussì si partino.
Vene Jacomo di Tarsia, va in Cypro, dimanda per la soa persona ducati 30 al mexe neti, e perché in Cypro core a raxon di 8 bisanti al ducato che val 10, a bota 20 per cento, e non voria questa bota, et fo concluso darli ducati 25, da poi molte parole, al mexe. Et acadete certe altercation di sier Filippo Trum con sier Polo Pixani; et il Trum li disse: vui sie zovene e dovete essere più mansueto.
| |
I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
|
|
Tyrol Antonio Tono Piero Pender Ispurch Serenissimo Domino Tyrol Signoria Piero Pender Signoria Jacomo Tarsia Cypro Cypro Filippo Trum Polo Pixani Trum
|