Et andate le parte, do fo non sincere, una di no, di quella di sier Filippo Trum et compagni fo 54, di quella di altri fo 128, et fu presa.
     
     
      [1499 05 23]A dì 23 mazo. In collegio. Fo mandato per l'orator di Urbim, al qual li fo ditto la deliberation fata eri che 'l suo signor venisse in questa terra quando li piaceva, et poi si li diria di l'anno di rispeto.
     
      Vene l'orator di Rimano in materia la Signoria prometesse ducati 1000 a Roma a conto dil stipendio dil signor suo. Risposto si consejeria.
     
      Vene do oratori di Otranto, quali dimandono alcuni capitoli. Per il principe li fo fato bona ciera, et comesso a li savii si expedissa.
     
      Vene alcuni messi de' sguizari, et presentono alcune lettere le qual sarano qui sotto scritte, come apar.
     
      Da Napoli di Romania, di sier Francesco Bragadin provedador, di 10 april. Si duol di sier Piero Sanudo synico stato lì, et haver tolto alcuni citadini, et mandati a Malvasia etc., che non era tempo di far.
     
      Da Zara, di sier Francesco Venier, et sier Jacomo da Molin dotor, di 12 mazo. Come haveano mandato in Nadino certi fanti, era in la Urana.
     
      Di Caodistria, di sier Alvixe da Mula podestà, et capitano. Come el podestà di Pertole da cha Sagredo li ha scritto li muri dil loco è roti, si vol reparar.
     
      Da Brandizo, di sier Jacomo Lion governador. Zercha quelli soldati quali non hanno da sustentarsi, et li pagerà di quelli sali.
     
      Di sier Marco Paradiso provedador sora la Brenta, data a Piove di Sacho a dì 21. Voria Marco Alfonxo inzegner per expedir la Brenta.
     
      Vene li zudei in collegio, qual sono contenti prestar a la Signoria nostra quel numero di danari potrano, ma voleno la sua cauzion.