Con Bergogna ben, et il capitano Rubinet era tornato. Con Inghiltera non disse come stava. Con Milan, è inimico dil signor Lodovico e non altro far voria cha tuorli il stato, vol viver 10 anni mancho et ruinarlo. Item, di Napoli non dice nulla, atende solum a l'impresa di Milan, e la torà questo anno. Et disse che a dì 25 zugno el dì di San Zuane saria 25 milia persone in Aste, et che le manderà a pocho a pocho per caxon di feni, et che 'l ducha di Milan havia gran favori a la corte et il papa etiam. Item, el re à grande intrada et picola per l'ordinario un milion et 500 milia ducati, et poi li stadi ch'è come el vuol. Item, à gran paese, e à un pocho per un fa assai. Conclude certo vol venir quest'anno in Italia, e ha bandizà li milanesi, et che li Sauli zenoesi saldavano il banco a Lion, et che zenoesi era per far novità in Zenoa. La persona dil re è bello et gratioso, volto e naso largo, anni 38. Et che nel partir il re li disse: "havemo li danari, e le zente per l'impresa de Milan". Et che 'l ducha di Lorena si racomandava a la Signoria. Item, che haveano patito in questa legation molti incomodi; et andati a Nantes in Bertagna, a la corte, era tanto piena che non potè haver alozamento, adeo stete in barcha, zoè in el batò cussì chiamato; et il conte Opizin pur li dè alozamento. Item, disse di la caza stati col re, et che il re presentò uno speo a misier Hironimo Zorzi suo colega, con il qual amazò uno porcho. Laudò li secretarii Hironimo da la Siega, era con lui, qual sapea francese, e spesso parlava co
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I Diarii
Tomo II - prima parte
di Marino Sanuto
Editore Visentini Venezia 1879
pagine 1144 |
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